Come riportato dall’edizione odierna de “la Repubblica”, abbiamo perso il “punto di equilibrio fra umanità e ambiente”. Tutti i passi avanti fatti negli ultimi decenni in termini di aspettativa di vita (dai 65.4 anni del 1990 ai 73 attuali, come media nel mondo) rischiano infatti di essere distrutti da modelli di sviluppo e crescita economica ormai insostenibili.
Il rapporto 2022 di Meridiano Sanità – Ambrosetti viene presentato a Roma proprio oggi, in parallelo alla Cop27 sull’ambiente di Sharm El-Sheikh. E non è assolutamente un caso che questi due eventi coincidano.
Un fatto, ormai, appare sempre più evidente: salute della persona e salute del Pianeta viaggiano di pari passo.
Al centro dell’attenzione c’è la pandemia, che ha stravolto le nostre vite negli ultimi due anni e che rappresenta, senza ombra di dubbio, l’evento più eclatante della perdita di equilibrio fra uomo e ambiente. Ma ci sono altre insidie che non possono essere trascurate. “L’Antimicrobico-resistenza – o resistenza dei batteri agli antibiotici, scrive il rapporto – rappresenta una delle principali sfide di sanità pubblica a livello globale”. Il fenomeno viene descritto come una “epidemia silenziosa”, anche perché fra gli effetti del riscaldamento del pianeta, attestato finora attorno a 1.1 gradi, ma diretto probabilmente ben oltre gli 1.5 gradi, c’è “l’aumento dei casi di infezioni, dovuto a condizioni ambientali alterate che favoriscono la replica dei vettori di trasmissione”.
Come riportato dal rapporto, “negli ultimi anni il numero di infezioni trasmesse dagli animali agli uomini è quasi triplicato” e “secondo una ricerca su Nature, il cambiamento climatico può influenzare la diffusione di circa il 58% delle malattie infettive, da comuni virus a malattie mortali come la peste”.
Appare ovvio che, di fronte a questi cambiamenti climatici, non ci sia più tempo da perdere. È da poco terminata, infatti, l’estate più torrida di sempre, alla quale va aggiunto l’ottobre più caldo della storia, con 2 gradi in più rispetto alla media degli ultimi 30 anni. L’afa, solo a luglio di quest’anno, ha causato in Italia 2.090 decessi e solo, tra l’altro, nelle 33 città sentinella prese in esame dal Ministero della Salute. Come dichiarato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, inoltre, in tutta Europa gli effetti diretti dell’estate torrida del 2022 hanno provocato la morte di 15mila persone, con un’incidenza maggiore nella fascia d’età sopra i 65 anni.
In generale, secondo quanto riportato dal Climate Risk Index, tutti gli eventi meteo (compresi il freddo e i temporali), negli ultimi 20 anni, in Italia, hanno causato 19.947 morti e danni per 29 milioni. E guai a sottovalutare un altro aspetto spiegato dal rapporto: “Le persone esposte a determinati inquinanti atmosferici, come le PM 2,5, hanno maggiori probabilità di soffrire di disturbi mentali”.
C’è sempre più bisogno, dunque, di promuovere un concetto di salute legato a nuovi stili di vita, alla prevenzione e alla cura della persona che vive in armonia e nel rispetto del proprio ambiente.